Sanità pubblica e privata Lo sciopero è il 7 aprile

Sanità pubblica e privata Lo sciopero è il 7 aprile

Sanità pubblica e privata Lo sciopero è il 7 aprile

Stanno accanto ai letti dei malati in ospedale, oppure dietro lo sportello dell’Inps, in Tribunbale. Sono oltre 15mila i dipendenti pubblici in provincia di Pavia, il 7 aprile scioperanno. Lo slogan? “Insieme per i tuoi diritti e il mio contratto”, perché senza contratti aggiornati e nuove assunzioni non si riescono più a garantire i servizi.

Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Funzione pubblica Cgil, Cisl Fp, Uilfpl e Uilpa e sarà regionale: una dopo l’altra sciopereanno tutte le regioni, in vista della manifestazione nazionale. Nonostante 6 anni di blocco la legge di stabilità per il 2016 non ha stanziato risorse sufficienti a dimostrare la volontà di avviare la stagione dei rinnovi contrattuali di oltre 3 milioni di lavoratori pubblici. La sentenza della Corte Costituzionale di luglio 2015, che giudicava illegittimo il perdurare del blocco dei contratti da parte del Governo, è stata disattesa. «Lo sciopero coinvolge tutto il pubblico impiego e la sanità privata e socioassistenziale – spiega Antonio Cassinari, Cisl Fp – Chiediamo il rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati scaduti da 8 anni, garantire il giusto diritto al riposo per tutti gli operatori, pubblici e privati, rispettare gli orari di lavoro per garantire servizi sicuri ai cittadini e i diritti di chi lavora. Chiediamo inoltre un piano assunzioni regionale per la riduzione drastica delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie». «La riforma socio sanitaria lombarda è partita – prosegue Cassinari – ma resta molto da fare a livello organizzativo per valorizzare il lavoro degli operatori e migliorare i servizi al cittadino oggi a rischio con il turnover bloccato».

Le leggi hanno sorpassato il contratto nazionale di lavoro. In sanità, prima di tutto, dove tutto è cambiato con l’introduzione del turno di riposo europeo di 11 ore: «Il rinnovo del contratto – spiega Mimmo Galeppi, Uilfpl – non è solo una questione economica. Permette anche di riorganizzare un settore cruciale come la sanità». «È uno sciopero non solo per i lavoratori – spiega Anna Galantucci, Fp Cgil – ma anche e soprattutto per i cittadini perché il contratto collettivo nazionale di lavoro ha esaurito la capacità di offrire servizi».

«Il corteo sarà a Milano – spiega Galeppi della Uil Fpl – ma per prepararci alla mobilitazione a Pavia domani ci sarà un attivo dei delegati alla Maugeri e il 4 e 5 aprile faremo volantinaggio davanti agli ospedali e davanti all’Inps e al tribunale. Distribuiremo anche una spilletta per chi non può scioperare: sappiamo tutti che gli organici negli ospedali sono così risicati che spesso si lavora ai minimi di sciopero, e questo impedisce a molti di partecipare».

Non solo sanità, comunque: «Nella sanità il turnover, insufficiente, è al 25% – spiega Piero Perotti, UilPa – nella pubblica amministrazione è a zero, salvo vigili del fuoco e forze di polizia. Dato che la Legge Madia ridurrà la presenza degli enti territoriali mettendo a rischio uffici e lavoratori di prefetture, camere di commercio, province, ministeri, Inps, Inail con conseguenti riduzioni di servizi occorre rilanciare la contrattazione nelle amministrazioni pubbliche per il presidio dei processi di mobilità, di riorganizzazioni e di ristrutturazioni aziendali».

Fonte: La Provincia Pavese - 16 marzo 2016

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