Incontro Anci su vertenza Polizia Locale

Incontro Anci su vertenza Polizia Locale

Incontro Anci su vertenza Polizia Locale

Si è svolto in data 16 marzo 2016, a seguito della nostra mobilitazione, presso la sede nazionale dell’Anci, un incontro tra le OO.SS. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e la delegazione Anci , alla presenza del Vice Presidente dott. Umberto Di Primio, del responsabile Sicurezza e Legalità, dott. Antonio Ragonesi, e del responsabile delle politiche del personale dott. Agostino Bultrini, avente per oggetto la vertenza sulla Polizia Locale, a partire dagli aspetti legati al rinnovo contrattuale, alle problematiche legate alla modifica dell’ormai obsoleta legge 65/86,al riconoscimento delle tutele e dei diritti e al DDL sulla sicurezza urbana. Il primo punto posto all’ordine del giorno è stato il tema del rinnovo contrattuale e le implicazioni sugli appartenenti ai corpi di Polizia Locale. A nostro giudizio, è infatti fondamentale affrontare il tema del rinnovo contrattuale, per sbloccare una situazione ormai inaccettabile e trovare soluzioni mirate per il riconoscimento dei diritti degli operatori.

La Polizia Locale, infatti, alla luce della modifica degli assetti istituzionali, dei recenti provvedimenti legislativi, della revisione in atto del sistema amministrativo delle Autonomie Locali assume un ruolo fondamentale e acquisisce sempre più maggiori competenze professionali, che impongono con forza che i modelli organizzativi degli Enti Locali siano ispirati al potenziamento ed alla valorizzazione del settore, affermando la specificità e la peculiarità della Polizia Locale, anche attraverso la creazione di un’apposita sezione contrattuale utile alla valorizzazione della specificità professionale all’interno del CCNL AA.LL., che possa prevedere soluzioni adeguate per la gestione dei Corpi e servizi di Polizia Locale al fine di tenere conto delle differenze funzionali interne al comparto stesso e della specificità del personale. Va dato atto alla delegazione Anci di condividere appieno la necessità di muoversi nella direzione del riconoscimento della specificità e peculiarità dei Corpi di Polizia Locale e sul tema del superamento dei vincoli stringenti posti alla contrattazione decentrata, che stanno determinando situazioni di estrema difficoltà a livello territoriale. Al tempo stesso il tema dell’ampliamento delle capacità assunzionali, all’interno degli Enti, rappresenta un aspetto fondamentale. L’aver posto il limite del 25% del turn over dell’anno precedente diventa un ostacolo da superare per garantire servizi efficienti e dare risposte adeguate ai cittadini.

Altro tema toccato dalla riunione è stato il capitolo “sicurezza urbana”. il nuovo DDL. sulla sicurezza urbana contiene al suo interno diversi elementi di criticità Dobbiamo infatti ancora una volta rilevare che anche nell’ultima stesura del disegno di legge, si pone l’accento sempre più ad arricchire le competenze della Polizia Locale senza dare risposte concrete a quanto da anni viene richiesto dagli operatori, come la
modifica della Legge Quadro ferma al 1986, al fine di ridefinire in termini precisi ruolo, compiti e funzioni della Polizia Locale, operando nella direzione di riconoscere le necessarie tutele che vengono riconosciute alle altre forze di polizia, ferme restando però le proprie specificità. Anci pur rivendicando l’importanza di rafforzare la propria autorevolezza contrattuale al tavolo con il Governo, ha condiviso la nostra preoccupazione, alla luce delle ulteriori competenze assegnate alla Polizia Locale, in termini di politiche integrate per la sicurezza e sicurezza urbana, sulla necessità di affrontare il tema del ruolo e delle funzioni degli appartenenti ai Corpi di Polizia Locale, a partire dalla necessità di creare condizioni di lavoro, normative ed economiche uniformi su tutto il territorio nazionale. L’aspetto importante da sottolineare è che Anci concorda sul fatto che il DDL sulla sicurezza impone l’obbligo di modificare il quadro normativo della ormai obsoleta legge 65/86. Va costruito un processo, che attraverso il coinvolgimento del Governo, del Ministero degli Interni, della Conferenza delle Regioni porti ad un coordinamento delle norme del DDL sicurezza con la necessaria rivisitazione della Legge Quadro, rispondente ad un quadro istituzionale completamente diverso.

Infine il tema delle tutele e dei diritti. Con l’art. 6 del decreto c.d. Salva-Italia sono stati di fatto abrogati gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità della causa di servizio, dell’equo indennizzo.
Vi è subito da precisare che le misure previste dall’art. 6 del decreto non si applicano nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico generando una palese disparità di trattamento nei confronti degli appartenenti ai corpi di Polizia Locale.

Questa discriminazione è tanto più incomprensibile ed insopportabile se pensiamo che nel corso dello stesso evento al quale siano presenti, oltre ai componenti della Polizia Locale, anche i rappresentanti delle altre forze di Polizia a qualcuno viene riconosciuto il diritto ad accedere a tali istituti e a qualcuno (Polizia Locale) tale diritto viene negato. Su quest’ultimo punto abbiamo chiesto ad Anci una presa di posizione chiara e netta nei confronti del Governo per porre fine a questa ingiusta discriminazione.
Riteniamo questo primo incontro positivo ma è giusto sottolineare come le iniziative vertenziali poste in essere e la recente manifestazione a Piazza Montecitorio, hanno posto al centro dell’agenda politica, la necessità di trovare risposte alle problematiche della categoria.

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