Sciopero generale: ancora grazie a tutte le lavoratrici ed i lavoratori

Sciopero generale: ancora grazie a tutte le lavoratrici ed i lavoratori

Sciopero generale: ancora grazie a tutte le lavoratrici ed i lavoratori

Vi avevo già ringraziato per la vostra presenza alla manifestazione nazionale unitaria dell’8 novembre u.s. in Piazza del Popolo: ebbene la grande partecipazione allo sciopero generale indetta da CGIL e UIL è la dimostrazione che siamo sulla giusta strada e che le lavoratrici ed i lavoratori hanno capito chi tutela i loro diritti e chi, invece, svende e continua a tagliare il loro futuro.

Un grazie ancora più forte perché lo sciopero è, da sempre, l’ultimo mezzo attraverso il quale vorremmo far sentire le nostre ragioni e perché sappiamo che lo sciopero comporta sacrifico economico per i dipendenti, che se lo pagano con la propria busta paga.

Da sempre, la nostra forza maggiore deriva dal fatto di essere un sindacato libero. Libero dall’essere, a priori, alleato o nemico dei Governi, libero nel giudicare provvedimenti governativi , libero nel promuovere manifestazioni e scioperi. Libero di garantire sempre l’esercizio dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Un grazie di cuore ancora a tutti coloro che hanno partecipato allo sciopero a difesa dei servizi pubblici e delle lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego. Una partecipazione importante a dimostrazione dell’impegno proficuo e costante profusi dalla nostra Organizzazione in questi anni di profonda crisi di tutti i settori pubblici.

Anni duri e difficili, in lotta vigile e costante con tutti i Governi che si sono succeduti. Anni in cui a farne le spese maggiori sono stati sempre i soliti noti: i dipendenti pubblici e privati ed i pensionati.
Ma il vostro impegno e la vostra perseveranza nel portare avanti l’attività sindacale a fianco delle vostre colleghe e dei vostri colleghi in ogni luogo di lavoro è per me e tutta la Segreteria nazionale simbolo di orgoglio e rinnovata determinazione.

Grazie dunque a tutti coloro che erano in piazza, a tutti coloro che hanno dovuto lavorare per garantire i servizi minimi essenziali e a tutti i cittadini e le cittadine che sono scesi in piazza con noi per dimostrare che salvaguardare e valorizzare il lavoro pubblico riguarda il futuro di tutti, giovani ed anziani, lavoratori pubblici e privati, pensionati e bambini.

Giovanni Torluccio
Segretario Generale UIL-FPL

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