Riforma PA. Dietrofront delle Regioni sulla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro: "Escluso il personale Ssn"

Riforma PA. Dietrofront delle Regioni sulla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro: "Escluso il personale Ssn"

Riforma PA. Dietrofront delle Regioni sulla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro: "Escluso il personale Ssn"

Anche le Regioni 'cambiano verso'. Stavolta, però, il senso è opposto rispetto a quello delle rottamazioni. Infatti, rispetto al pacchetto di emendamenti al Dl 90/2014 presentato la scrosa settimana, sono state approvate nuove modifiche che sembrano accogliere le proteste sollevate dal personale del Ssn in questi giorni. Inizialmente gli emendamenti alla riforma PA presentati dalle Regioni prevedevano di estendere a tutta la dirigenza pubblica la possibilità di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro. Una norma che si sarebbe dovuta applicare a tutti i dirigenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 comma 2 del D.Lgs. 165/2001, compresi di dirigenti del ruolo sanitario del Ssn. Restavano esclusi dalla norma soltanto i magistrati e professori universitari.
Nell'ultimo pacchetto di modifiche approvate, invece, l'esclusione dalla misura viene estesa anche a tutto il personale Ssn.

Altro punto su cui si è voluto 'frenare' riguarda la richiesta avanzata da tutte le Regioni - ad esclusione di Calabria, Campania e Lazio - di cancellare il comma 2 dell'articolo 27 del Dl 90: quello che, cancellando a sua volta parte dell'8-ter del Dlgs 502/1992, dava il via alla possibilità di autorizzare la realizzazione di nuove strutture sanitarie senza i passaggi e i filtri della programmazione regionale.

Infine, tra gli articoli aggiuntivi presentati, si segnala un articolo che recita: "Con successivi provvedimenti saranno definiti gli specifici aspetti concernenti l’applicazione delle norme del presente decreto al personale del ruolo sanitario del Ssn".

Una richiesta che, come spiegato nello stesso documento, legata alle disposizioni "concernenti il personale nel Patto per la Salute, ai fini dei necessario coordinamento". 
 
Giovanni Rodriquez

Fonte: Quotidiano Sanità - 18 luglio 2014

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