ASST PAVIA: Medicina, infermieri in tilt «Ora assumete nuovi Oss»

ASST PAVIA: Medicina, infermieri in tilt «Ora assumete nuovi Oss»

ASST PAVIA: Medicina, infermieri in tilt «Ora assumete nuovi Oss»

Organici in rosso, personale costretto a lavorare dodici ore continuate in corsia. Appello di Cgil e Uil all'Azienda: «Turn-over alto, serve personale di supporto».

In un anno se ne sono andati 14 infermieri, sono stati sostituiti ma il turn-over resta altissimo. Il reparto di Medicina, all'ospedale di Voghera, boccheggia. Anche ad agosto il personale infermieristico è costretto a fare turni di 12 ore continuate anzichè di 7 e mezza. Il reparto, anche ad agosto, resta diviso in due parti (non è previsto alcun accorpamento): al primo piano 15 posti letto, con un organico di 6 infermieri, più un part time, 5 Oss (Operatori socio sanitari) un ausiliaria; al terzo piano 46 posti letto, e due settori: uno di 21 posti con un organico di 9 infermieri che turnano sulle 24 ore, più uno di giornata, e 5 unità di personale di supporto; un altro di 25 posti letto, con lo stesso personale meno uno, che risulta mancante. A farne le spese sono gli infermieri del reparto più corposo: già nel marzo scorso mancavano 3 infermieri, presenti in organico ma a casa in congedo per maternità. Per questo, in aggiunta alle assenze dovute a vari motivi, il personale è costretto a fermarsi 12 ore per turno.

I sindacati lanciano un ultimo appello alla direzione Asst: chiedono l'assunzione di nuovi Oss, evidenziando che in tutto all'ospedale di Voghera ne mancherebbero 50.«Che ci sia una carenza di personale, come più volte dichiarato dalla FP Cgil, è innegabile - sottolinea la segretaria Patrizia Sturini -. Ciò riguarda vari reparti, come Chirurgia, Medicina, ed è stato segnalato più volte ai tavoli di trattativa dalle organizzazioni sindacali. Abbiamo chiesto una riorganizzazione proprio per sopperire alle carenze».«E qui emerge l'importanza degli Oss, figure di supporto che in reparti come Medicina e Chirurgia aiuterebbero nelle attività di assistenza, contribuendo a una immediata risposta agli utenti, spesso ritardata dal carico di lavoro che incombe sugli infermieri - conclude Sturini -. La Cgil ha chiesto un sistema premiante anche per il personale di supporto, che spesso si trova a dover sopperire alle carenze di organico, premio che potrebbe trovare riscontro con il decreto Balduzzi. I tagli alla sanità e il blocco del turn-over hanno generato, dal 2009 ad oggi, una perdita di circa 10.300 infermieri e di 2.200 operatori addetti all'assistenza di diversi profili. Senza contare le altre figure professionali. Servono risorse per le assunzioni e le stabilizzazioni del personale sanitario, che ogni giorno, nonostante tutto, risponde ai bisogni dei cittadini».

Sull'argomento interviene anche la Uil. «Siamo consapevoli dei molteplici sforzi messi in atto da Asst in tema assunzioni - sottolinea Andrea Galeppi, della segreteria Uil Fpl Milano e Lombardia -, ma riteniamo che oggi il personale infermieristico sia allo stremo in quanto nella maggior parte delle unità operative mancano gli Oss, figure che dovrebbero prestare supporto al personale infermieristico, così da alleggerirlo da carichi di lavoro non di loro diretta pertinenza. Chiediamo nuovamente all'Azienda di trovare nuove strategie organizzative e finalizzate alle assunzioni, per dare così ai lavoratori una risposta concreta».

Fonte: La Provincia Pavese - 31 luglio 2017

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