Ospedale di Stradella: Boom di ricoveri, ma servono infermieri
«L’ospedale va bene, basta vedere i dati per rendersene conto, però manca il personale». A parlare è Andrea Galeppi, segretario Uil Fpl, che da tempo, insieme ai colleghi delle altre organizzazioni sindacali, batte su questo tasto. «Sappiamo che all’interno dell’azienda ospedaliera mancano 158 unità – sottolinea –. A tale proposito attendiamo che ci venga presentato il Poa (Piano organizzativo aziendale). Ormai un mese fa abbiamo fatto richiesta di un incontro ad Asst e Ats, a cui ha fatto seguito un sollecito, e non siamo stati considerati. Speriamo che nel Poa ci sia anche la ristrutturazione dell’ospedale di Broni».
Boom di ricoveri e visite all’ospedale di Stradella. Mentre altre strutture attraversano un momento di difficoltà e temono conseguenze negative nei futuri programmi dell’Asst (Azienda socio sanitaria territoriale), Stradella vanta risultati più che soddisfacenti, in testa ai quali brillano Ostetricia, con i suoi 503 parti, trend che trova conferma anche quest’anno, Medicina, con le Mac (macroattività ambulatoriale complessa) triplicate, e mediamente il 10% in più di ricoveri negli altri reparti. Alla luce di tutto questo il sindacato torna a chiedere nuovo personale.
«A Stradella servono almeno dieci infermieri in più distribuiti nei vari reparti – spiegano Cgil, Cisl e Uil –. A questo punto attendiamo una risposta veloce dalla direzione. Perchè un ospedale che funziona, come quello di Stradella, non può andare in sofferenza».
Sono i numeri a parlare. A partire dagli accessi al Pronto soccorso, per una struttura inaugurata nel 2009 con l’obiettivo di essere un punto di riferimento per tutto il bacino oltrepadano. In urgenza l’anno scorso sono arrivate 17.700 persone, delle quali 5mila nei primi quattro mesi. Tendenza che si ripresenta anche quest’anno: da gennaio ad oggi i pazienti registrati in Pronto soccorso sono stati quasi 5mila. Medicina non è da meno: con i suoi 42 posti letto ha un tasso di saturazione del 98%. Se nel 2015 i ricoverati sono stati quasi mille, ad oggi il trend fa registrare un +20%, mentre le Mac sono cresciute del 5%. Per Ostetricia e Ginecologia un primo successo è dato dal superamento della soglia minima dei 500 parti annui, richiesta per continuare ad essere operativi, ma pure il dato sui ricoveri è positivo: se lo scorso anno il reparto aveva chiuso a soglia 1.200, nel primo trimestre 2016 ne ha già registrati 250. A far salire l’asticella del gradimento per il presidio stradellino, è poi il day hospital, che sta registrando +17% rispetto al 2015. Seguono Chirurgia, con i circa 1.100 ricoveri del 2015 e Ortopedia-Traumatologia,con poco più di 600. Anche in questi ultimi due casi la tendenza mostra che l’attività dell’ospedale stradellino è in contro tendenza rispetto a quella di altri presidi della zona.
A tenere alta l’asticella del gradimento degli utenti, non solo pavesi, sono anche le prestazioni ambulatoriali, che a Stradella sono in continua crescita. Ora l’ospedale attende che l’Azienda socio sanitaria definisca anche la questione Broni, con l’ipotetico spostamento dei venti posti letto di Riabilitazione dall’ospedale Arnaboldi: l’ipotesi più gettonata per garantire un futuro alla struttura sanitaria.
di Donatella Zorzetto
Fonte: La Provincia Pavese - 15 aprile 2016