Comune di Pavia: premi per 400mila euro
Circa 160mila se li dividono gli 11 dirigenti. I Sindacati insorgono: «pagati 50 volte di più degli altri 600 dipendenti».
Il Comune ha assegnato, e liquidato in queste ore, circa 400mila euro di premi economici, relativi al 2014, ai propri dipendenti. Una cifra complessiva che unisce due voci importanti: la prima, per 164.000 euro, rappresenta le retribuzioni di risultato assegnate agli 11 dirigenti in forza a Palazzo Mezzabarba; la seconda, per 230.000 euro, riguarda invece il premio incentivante riconosciuto a tutti gli altri 600 dipendenti comunali. Due fasce distinte, sulle quali si sono già aperti due fronti polemici. Sono proprio queste due cifre a creare scontro tra sindacati e giunta, da una parte, e tra dirigenti stessi dall’altra.
I primi accusano l’amministrazione di «aver attuato una evidente sperequazioni tra dieci “eletti” e la massa di comuni dipendenti, assegnando a ques’ultimi un premio 50 volte più basso»; il sindacato dirigenti attacca il nucleo di valutazione nominato dall’amministrazione Depaoli, sostenendo che «non ha nulla di nuovo, anzi è antico», e che «la classifica dei “buoni” e dei “cattivi” è rimasta immutata nel tempo».
L’elenco dei dirigenti premiati - nessuno è stato escluso - prevede, però, una certa differenza nella retribuzione di risultato: si passa da quasi 20.000 euro riconosciuti a quelli ritenuti più “efficienti” ai 10mila assegnati a chi sta in coda. Il terzetto in testa alla classifica dei super premiati, a cui è andato 19.948,15 euro, è composto da Antonella Carena (Servizi sociali e abitativi), Ivana Dello Iacono (gestione risorse umane e servizi interni), e Daniela Diani (Programmazione e servizi finanziari). Seguono, con un premio riconosciuto di 15.407,41 euro, Gianfranco Longhetti (Servizi al cittadino e all’impresa) e Susanna Zatti (Marketing territoriale e Cultura). Poco più in basso, con 13.866,67 euro, sono posizionati Francesco Grecchi (Lavori pubblici) e Francesco Moro (Tutela ambientale, Sviluppo sostenibile e Mobilità).
Subito dopo vengono, con un premio di 12.916,90 euro Guido Corsato (prima al servizio Ecologia e poi al settore Pianificazione e gestione dei territorio) e con 11.608,32 euro Marcello Adduci (Istruzione politiche giovanili e Comunicazione). Ultimi, con 10.553,02 euro, sono Valentina Dalmanzio (Pianificazione e gestione del territorio) e Gianluca Giurato (Sicurezza urbana e Protezione civile ). Un elenco che ha fatto trasalire i sindacati.
Maurizio Poggi, segretario della Funzione Pubblica Uil, sottolinea: «C’è un’enorme disparità tra la retribuzione di risultato dei dirigenti, ossia 164.000 euro distribuiti tra 11 persone, e allo stato attuale circa 230.000 euro per poco meno di 600 dipendenti – sottolinea –. Inoltre molti dirigenti nei decreti di nomina delle posizioni organizzative hanno delegato una serie di competenze tipicamente dirigenziali, quali la gestione del personale, la gestione finanziaria (disposizione di liquidazione) e addirittura il raggiungimento degli obiettivi del settore. Senza contare il fatto che pare anomalo che gruppi di dirigenti appartenenti alla medesima “fascia” abbiano l'assegnazione dello stesso importo al centesimo».
«La Uil chiede la riformulazione completa dei criteri, sia per la retribuzione di risultato che di posizione – conclude Poggi –, che in futuro dovranno basarsi su elementi oggettivi e sostanziali, quali il livello di responsabilità e la complessità delle procedure gestite». Critiche vengono anche da Guido Corsato, rappresentante del sindacato dirigenti, che evidenzia: «Vi sono delle incongruenze nei criteri, che creano iniquità, ad esempio il portare una deliberazione di giunta “fuori sacco”, ossia non rispettare i tempi canonici, significa automaticamente subire una penalità, senza tenere conto delle motivazioni sottostanti, ad esempio il fatto che l’amministrazione comunale chieda di adottare un provvedimento all’ultimo minuto. Così si punisce la solerzia e la disponibilità dei dirigenti».
di Donatella Zorzetto
Fonte: La Provincia Pavese - 29 agosto 2015